AIMO S.r.l. Accademia Italiana Medicina Osteopatica / Piazzale Santuario 7, Saronno (VA) - Tel. 0296705292

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Paola Sciomachen_Presidente ROI in visita in AIMO

Cronaca dell’incontro in AIMO con Paola Sciomachen, Presidente del ROI

L’incontro tra la Presidente del ROI, Paola Sciomachen  e gli studenti AIMO, lo scorso 31 gennaio, è stata un’occasione preziosa per fare il punto sull’osteopatia in Italia, dopo l’approvazione del Ddl 1324, divenuto legge il 22 dicembre 2017 (legge n. 3/2018).

L’articolo 7 della legge n. 3/2018 individua l’osteopatia come nuova ‘professione sanitaria’, con il conseguente inserimento della figura dell’osteopata all’interno del sistema sanitario nazionale. Per l’osteopatia, questo rappresenta una “rivoluzione culturale”, come dichiara Sciomachen, che impone una profonda riflessione su quelle che debbano essere le finalità e gli obiettivi dell’osteopata, in breve, le sue competenze all’interno del contesto sanitario nazionale. Ecco perché il ROI ha realizzato un primo documento e proposta di core competence, redatto in collaborazione con la SIPEM (Società Italiana di Pedagogia Medica).

CORE COMPETENCE DELL’OSTEOPATA

“Le core competence, individuate sulla base dei principi osteopatici, della letteratura scientifica, delle leggi italiane e dei bisogni di salute della popolazione sono sette – spiega Sciomachen – : promozione della salute e prevenzione, Cura osteopatica, educazione terapeutica, ricerca, formazione, autoformazione, gestione e qualità”.

Tra le distinte competenze, sottolinea la Presidente del ROI, la principale è la “Cura osteopatica” poiché definisce specificatamente la professionalità osteopatica che agisce “sulla capacità di adattamento della persona quando dei cambiamenti naturali o indotti, intervengono a limitare o a modificare il funzionamento di uno o più sistemi che mantengono il suo stato di salute”.

UNA LEGGE A TUTELA DEL CITTADINO

“E’ evidente che questa legge sia nata dalla volontà di regolamentare una professione già esistente ed affermata, al fine di tutelare prima di tutto il paziente”, sottolinea Scimachen, aggiungendo: “l’importante lavoro svolto dagli osteopati e dalle Associazioni di categoria in questi anni ha contribuito a far emergere la professionalità specifica dell’osteopata, che assume un ruolo sociale significativo nei confronti del paziente e nella gestione del dolore, anche cronico.

L’articolo 7 della legge n. 3/2018 rappresenta una svolta che non ha precedenti nel nostro paese e che riconosce specificità alla professione osteopatica; “Abbiamo guadagnato la professione – continua Sciomachen – ma siamo pienamente consapevoli che la cura osteopatica non può esaurire tutti i bisogni dei pazienti: è necessario dialogare con le altre professioni sanitarie, integrarsi in un contesto sanitario interdisciplinare all’interno del quale i pazienti possano essere gestiti in modo competente ed informato”.

EQUIPOLLENZA DI TITOLI E PERCORSI

Definite le competenze del professionista, il curriculum formativo e il percorso di studi, si aprirà il grande (e caldo!) tema delle equipollenze dei titoli e dei percorsi di studio. In un’ottica integrativa rispetto al pregresso, nei futuri decreti attuativi della legge potranno essere stabiliti dei criteri di equipollenza per quei professionisti che si sono diplomati prima della legge o che sono ora in corso di formazione nelle attuali scuole non riconosciute.

“Sarà quindi molto importante per i professionisti essere in possesso della adeguata documentazione che attesti il proprio iter formativo e la carriera professionale, così da poter verificare se siano necessari percorsi integrativi per raggiungere i crediti formativi richiesti da un futuro corso di laurea”, spiega Sciomachen, concludendo: “anche per gli studenti, come voi, in corso di studi, frequentare una scuola che sia in possesso delle idonee Certificazioni di Qualità (ISO 9001, ISO 29990 e EN 16686) rappresenta una garanzia in tal senso”.

L’importanza delle certificazioni è ribadita dallo stesso ROI che con un nuovo Statuto, entrato in vigore lo scorso dicembre, ha definito che per accedere al Registro, d’ora in avanti, i professionisti osteopati dovranno provenire da scuole di osteopatia che siano in possesso di tali titoli. Requisiti che AIMO possiede da tempo, insieme alla validazione universitaria dei propri corsi da parte di University College of Osteopathy (UCO), a tutela e assicurazione dell’elevato standard formativo, didattico e clinico, che l’Accademia offre ai propri studenti.

VAI AL VIDEO dell’intervento di Paola Schiomachen in AIMO.

ARTICOLI SUGGERITI

Manca ormai poco più di un mese all’atteso 9° OsEAN Open Forum for Osteopathic Education Conference, l’imperdibile appuntamento che riunirà i professionisti e gli esperti del mondo osteopatico. Quest’anno, i riflettori saranno puntati sui “Modelli Osteopatici: tra tradizione e pratica basata sull’evidenza”, un tema che promette di infiammare le menti e di stimolare il dibattito su nuove e avvincenti prospettive.

L’evento, organizzato dall’Osteopathic Education and Advancement Network OsEAN, sarà ospitato dall’Accademia Italiana di Medicina Osteopatica AIMO, a Saronno, il  7 e 8 novembre prossimi, e gode dei patrocini della Provincia di Varese, del Comune di Saronno, del Registro degli Osteopati d’Italia (ROI) e dell’Associazione Italiana delle Scuole di Osteopatia (AISO), oltre al supporto della media partnership di Tuttosteopatia.it.

17 Illustri voci dal panorama osteopatico internazionale

I protagonisti di questa nuova edizione dell’OFOE saranno 17 tra i maggiori esponenti del settore: studiosi e ricercatori che, accogliendo la “Call for Paper” lanciata da Steve Vogel con un editoriale pubblicato nel 2021 dall’IJOM, si confronteranno sui modelli osteopatici, teorici e clinici, finora adottati in osteopatia. Tra loro, ricordiamo la figura di Gary Fryer, che presenterà un modello innovativo che integra i principi osteopatici con le ultime scoperte sui meccanismi del dolore e sui fattori psicosociali.

Il celebre Paul Vaucher condurrà un confronto avvincente sull’evoluzione dei modelli osteopatici in relazione a quelli adottati da altre professioni sanitarie, fornendo così una prospettiva più ampia su come la nostra disciplina possa crescere e innovarsi.

Poi ci sarà Jerry Draper-Rodi, che ci immergerà nell’Osteopathic Models Research Project, una preziosa esplorazione della ricerca attuale volta a riesaminare le fondamenta teoriche dell’osteopatia. I partecipanti potranno così comprendere meglio come la professione stia evolvendo sul piano accademico.

Andrée Aubin, dal Canada, guiderà una sessione sul tema cruciale “Un singolo modello per l’osteopatia o diversi?“, stimolando una riflessione profonda su quale approccio sia più adatto per rappresentare la pratica osteopatica nel suo insieme.

Giacomo Consorti, dall’Italia, offrirà un’immersione profonda nelle sfide e nelle soluzioni innovative per modernizzare l’istruzione osteopatica rimanendo fedeli ai suoi principi fondamentali.

E per non perdere il filo della tradizione, sarà interessante ascoltare Jason Haxton, direttore del Museum of Osteopathic Medicine, il quale esplorerà le radici storiche dell’osteopatia e il modo in cui la filosofia visionaria di A.T. Still continua ad ispirare le pratiche odierne. Gli farà eco Nicholas Handoll, co-fondatore del Sutherland Cranial College of Osteopathy, che con la sua relazione rivisiterà la filosofia fondamentale di Andrew Taylor Still e la sua rilevanza nella pratica osteopatica moderna, sottolineando l’impatto duraturo della visione del padre fondatore della disciplina sulla odierna istruzione osteopatica e sulla cura dei pazienti.

Un Open Forum da non perdere e sempre più inclusivo

Insomma, il 9° OsEAN Open Forum si preannuncia come un’occasione imperdibile per immergersi nei dibattiti più all’avanguardia del settore, confrontarsi con le menti più brillanti e contribuire attivamente all’evoluzione della nostra professione.

Un’opportunità unica resa ancora più accessibile grazie alle convenzioni strette con ROI e con AISO: l’evento prevede tariffe agevolate per gli associati ROI e per gli studenti e i docenti delle scuole di osteopatia associate ad AISO, nell’ottica di rendere l’Open Forum ancora più inclusivo.

Non lasciatevi sfuggire questa occasione. Affrettatevi a registrarvi sul sito web ufficiale dell’evento e preparatevi a una due giorni ricca di stimoli, connessioni e idee pioneristiche.

L’osteopatia sta per compiere un importante passo avanti. Unitevi a noi per esserne protagonisti!

CLICCA QUI PER VEDERE IL PROGRAMMA COMPLETO 

 

Con il supporto del media partner

 

Aimo si prende una pausa e si concede una piccola vacanza estiva. L’Accademia resterà chiusa dal 9 al 20 agosto compresi. Le iscrizioni al nuovo anno accademico sono aperte. Per informazioni, contattare l’Ufficio Orientamento (orientamento@aimoedu.it): al rientro verrete ricontattati.

Ricordiamo anche che sabato 7 settembre si terrà un nuovo Open Day Aimo.

A tutti voi auguriamo una buona estate!

 

L’Accademia Italiana di Medicina Osteopatica augura a voi e ai vostri cari una buona Pasqua!

La segreteria e gli uffici di AIMO resteranno chiusi da venerdì 29 marzo a lunedì 1 aprile compresi; invece, le lezioni riprendranno mercoledì 3 aprile.

University College of Osteopathy (UCO) l’università inglese che dal 2017 valida i percorsi di studio di AIMO e AECC University College, istituzione altrettanto rinomata nell’erogazione di corsi di studio nell’ambito della salute, progettano una fusione.

Le due realtà formative daranno vita ad un unico sistema formativo interdisciplinare per la formazione, la pratica clinica e la ricerca in osteopatia, in chiropratica e in altri ambiti affini all’area della salute.

Il processo di fusione non interferisce con i percorsi di studio svolti in AIMO e validati dall’Università inglese (con regolare erogazione di crediti universitari ECTS), né tantomeno con il titolo universitario estero conseguito.

Chiarimenti a tal proposito vengono forniti sul sito di University College of Osteopathy (qui)  e  nelle parole dei portavoce di UCO che agli studenti dell’Accademia hanno inviato una comunicazione che riportiamo qui a seguire per intero:

Message from the University College of Osteopathy

“[…  ] The UCO is currently in discussions with another specialist provider, AECC University College (AECC UC), about a potential merger between the two institutions. The proposed merger would unlock significant opportunities for growth and development for both institutions and create unique inter-disciplinary environment for education, clinical practice and research in osteopathy, chiropractic, and across a wide range of allied health and related disciplines.

“As a student of AIMO these discussions will have no impact on the delivery of your course which will continue to be taught by AIMO staff in their current format and location. Your qualification will also remain unaffected. However, there is some possibility that the validating institution may change to that of the newly merged entity and that your degree certificate may be awarded by this new institution rather than the UCO. We will be looking at this in more detail as discussions with AECC UC progress and are in regular contact with the AIMO leadership team to keep them informed of developments. We will work with AIMO to provide you with updates as appropriate”.

Come riferiscono anche da University College of Osteopathy, questo nuovo processo non mette a rischio né la qualità della formazione erogata in AIMO né i titoli accademici e i relativi crediti universitari conseguiti dagli studenti, rappresentando, invece, una nuova opportunità di crescita e di sviluppo.

La Direzione Accademica è in contato con le due istituzioni britanniche e lavora al fine di garantire la massima trasparenza, nonché la tutela e il supporto a tutti gli studenti AIMO e alle loro famiglie.

 

Per eventuali chiarimenti o per un colloquio personalizzato, contatta l’ufficio Orientamento di AIMO (orientamento@aimoedu.it).