Osteopata: il profilo professionale. Un convegno a Roma per conoscere meglio la professione
Nella giornata di oggi, si terrà a Roma una tavola rotonda dal titolo “L’importanza dell’Osteopatia in Italia”, organizzata dal Centro Studi Americani, dalla Fondazione Promozione Salute e Prevenzione e da Edra spa.
Il convegno romano, che può essere seguito anche in streaming su You Tube, intende promuovere una maggior conoscenza della professione sanitaria dell’osteopatia e sostenere la completa realizzazione dell’iter di regolamentazione della professione: dopo la pubblicazione del DPR n.131 del luglio 2021 che ha istituito la professione dell’osteopata in Italia, si chiede che, nel più breve tempo possibile, venga stabilito l’ordinamento universitario e vengano definiti i criteri di accreditamento per coloro che già possiedono dei titoli.
L’osteopata: chi è e cosa fa?
L’osteopatia è una professione sanitaria, è tale è definita dal DPR n. 131, ma chi è l’osteopata e di cosa si occupa l’osteopatia? Maggiori informazioni possiamo ricavarle direttamente dal profilo professionale dell’osteopata pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in cui, all’articolo 1 si legge:
“L’osteopata è il professionista sanitario, in possesso di laurea triennale universitaria abilitante o titolo equipollente e dell’iscrizione all’albo professionale, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie, nell’ambito dell’apparato muscolo scheletrico”.
L’osteopata lavora dunque sulla disfunzione somatica, al fine di rimuovere l’impedimento alla corretta funzionalità di uno o più componenti del sistema somatico quali ossa, articolazioni, fasce e muscoli.
Per poter intervenire correttamente, l’osteopata deve essere in grado di individuare i segni clinici delle disfunzioni somatiche del sistema muscolo scheletrico, mettendo a punto una valutazione osteopatica che si compie attraverso:
- l’osservazione;
- la palpazione percettiva;
- i test osteopatici.
Come lavora l’osteopata?
E’ ancora il DPR n. 131 che dà indicazioni dettagliate su come, anche in Italia, la nuova figura sanitaria dell’osteopata svolge la sua professione; in particolare, all’articolo 2 del testo si apprende che l’osteopata:
- pianifica il trattamento osteopatico e predispone modalità di trattamento selezionando approcci e tecniche osteopatiche esclusivamente manuali, non invasive;
- esegue in sicurezza il trattamento manipolativo con tecniche specifiche e selezionate per ciascun singolo paziente;
- valuta gli esiti del trattamento osteopatico, ne verifica l’appropriatezza e pianifica il follow-up condividendoli con il paziente, con eventuali caregiver e/o con altri professionisti sanitari;
- promuove azioni educative verso il soggetto in trattamento, la famiglia o la comunità, anche in collaborazione con altri professionisti.
Professione osteopata: dove lavorare?
In Italia, la professione osteopatica si sta diffondendo, e gode di un favore crescente tra coloro che regolarmente ne fanno ricorso. Sempre più professionisti collaborano con altre professioni sanitarie; sono impegnati all’interno di realtà sportive o aziendali; lavorano nell’ambito della formazione e della ricerca, e naturalmente hanno un’attività libero-professionali.
Anche l’articolo 3 del DPR n.131 non presenta novità rispetto al Contesto operativo dell’osteopata:
L’osteopata svolge attività professionale, di ricerca, di formazione, di autoformazione e di consulenza, nelle strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private ove siano richieste le sue competenze professionali, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Se vuoi approfondire la conoscenza della professione sanitaria dell’osteopata, partecipa al prossimo Open Day di AIMO, sabato 17 settembre, alle ore 9.30 in sede, alle 10 online.
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