Il 16 dicembre 2021, Cancers, rivista online ad accesso libero dedicata all’oncologia (editore MDPI), pubblica l’articolo scientifico “Osteopathic Treatment and Evaluation in the Clinical Setting of Childhood Hematological Malignancies” [1], a cura del Dipartimento Ricerca dell’Accademia Italiana di Medicina Osteopatica, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano Bicocca, la Fondazione MBBM, il Centro Maria Letizia Verga di Monza, e l’Azienda Ospedaliera “Ospedale San Gerardo dei Tintori di Monza” (ASST Monza).
Il Responsabile del Dipartimento Ricerca di AIMO, Alberto Maggiani, così commenta: “Abbiamo avuto la possibilità di svolgere il progetto di ricerca Sport Therapy all’interno della Clinica Pediatrica dell’Università degli studi di Milano Bicocca al Centro Maria Letizia Verga a Monza, un centro di eccellenza per la cura del bambino con leucemia. Tutto questo e stato possibile grazie al sostegno dei pediatri del Centro, in primis la Professoressa Adriana Balduzzi e il Dottor Momcilo Jankovich che ci hanno voluti in questo progetto. Le coordinatrici della ricerca sono state la Dottoressa Francesca Lanfranconi e l’osteopata Monica Barbieri, coordinatrice degli osteopati e primo autore del paper. Insieme hanno steso i protocolli di valutazione e trattamento osteopatico in collaborazione con gli osteopati. L’analisi dati e la stesura dell’articolo è stata fatta collegialmente con anche il revisore della qualità dati lo scienziato motorio William Zardo. La raccolta dei dati è stata possibile grazie all’impegno di tutti i miei colleghi e co-autori Valeria Valdata, Chiara Frittoli, Greta Passignani, Clara Rivolta e Federico Bouquin. Quest’ultimo è stato un bimbo trapiantato proprio al Centro Maria Letizia Verga e siamo molto orgogliosi di averlo nella nostra squadra!”
LO STUDIO DI AIMO IN COLLABORAZIONE CON LA BICOCCA DI MILANO E IL CENTRO MARIA LETIZIA VERGA DI MONZA
Lo scorso anno, due studentesse dell’Accademia Italiana di Medicina Osteopatica hanno sviluppato i loro progetti di tesi di fine corso sul lavoro svolto presso il Centro Maria Letizia Verga di Monza. Si tratta di: “Osteopatia nel monitoraggio e trattamento dell’osteonecrosi in bambini e adolescenti che hanno effettuato il trapianto di midollo osseeo. Il progetto di ricerca Sport Therapy” di Serena Pidello e “Osteopatia nel monitoraggio e trattamento delle GVHD in bambini e adolescenti che hanno effettuato il trapianto di midollo osseeo. Il progetto di ricerca Sport Therapy” di Russo Camilla. A partire da questi primi lavori, la collaborazione tra AIMO e il prestigioso Centro di Monza è maturata con l’approdo all’importante studio, pubblicato sul Cancer.
I partecipanti allo studio sono bambini, adolescenti e giovani adulti affetti da neoplasie ematologiche e sottoposti a fasi intensive di trattamento oncologico, tra cui anche il trapianto di cellule staminali ematopoietiche. I giovani pazienti spesso vanno incontro a una ridotta capacità funzionale anche di tipo motorio. Lo studio ha avuto lo scopo di valutare la fattibilità, l’efficacia, la sicurezza e la soddisfazione di un intervento osteopatico, erogato entro un periodo definito di undici settimane, su pazienti che svolgevano un programma di esercizi fisici riabilitativi, sotto le indicazioni terapeutiche della Medicina dello Sport. Il progetto di ricerca, infatti, seguendo un piano riabilitativo multidisciplinare, ha visto la stretta collaborazione tra figure sanitarie differenti: osteopata, medico dello sport, oncologo.
A ciascuno dei pazienti che hanno partecipato allo studio (in totale 104) sono stati erogati dai 4 ai 10 trattamenti osteopatici, secondo le indicazioni mediche, e al termine del progetto sono stati valutati: motilità generale; motilità della colonna; motilità toracica e addominale; mobilità degli arti, inferiori e superiori. E’ stata valutata anche la corretta postura e, non da ultimi, gli eventuali effetti contrari manifestati.
I trattamenti osteopatici effettuati hanno dimostrato di poter contribuire significativamente al recupero dei degenti: si è registrato un elevato tasso di miglioramento della mobilità articolare dei pazienti. Gli effetti avversi sono stati limitati: si è registrato un solo caso, con manifestazioni limitate nel tempo e presto rientrato.
Un progetto di ricerca importante sotto molti aspetti, come evidenzia Alberto Maggiani: “Con questo lavoro, l’osteopatia ha fatto il suo ingresso in un’importante struttura sanitaria, qual è il San Gerardo di Monza, e, cosa ancora più rilevante, l’efficacia e la sicurezza del trattamento osteopatico sono stati messi alla prova su pazienti fragili”.
La pubblicazione scientifica ha ricevuto molta attenzione, prosegue Maggiani: “Il nostro paper ha ricevuto più di 500 visualizzazioni e più di 700 persone hanno letto l’abstract (n.d.r. : confronta il grafico sulla pagina di Cancer). La ricerca è stata molto stimolante, vedere i risultati dell’ impegno dello staff coinvolto nero su bianco e capire che davvero riusciamo ad essere determinanti per i nostri piccoli atleti è fantastico. La soddisfazione di avere poi una pubblicazione legata all’oncologia pediatrica è stata grandissima e ha ripagato di tutte le fatiche, soprattutto considerando l’interesse dimostrato con il numero di visualizzazioni legate ad un argomento nuovo presentato su una rivista clinica”.
LE POSSIBILI EVOLUZIONI DEL PROGETTO E LE COLLABORAZIONI DI AIMO
Dopo questi primi incoraggianti risultati, viene spontaneo chiedersi se un progetto come questo possa continuare e crescere. Ne dà conferma Alberto Maggiani, che racconta: “Il progetto continuerà e ora ci sarà anche la partecipazione al progetto di ricerca europeo FORTEe, finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020. I protocolli di valutazione in essere, tra cui la valutazione della mobilità articolare effettuata dagli osteopati, verranno utilizzati in 9 centri di oncologia pediatrica, di 7 paesi europei. Verranno coinvolti 450 bambini e adolescenti nelle fasi intensive di trattamento oncologico”.
Proseguirà anche la collaborazione tra l’Accademia Italiana di Medicina Osteopatica e il Centro Maria Letizia Verga di Monza che ha dato vita ad un lavoro scientifico di valore e che ha permesso la realizzazione di un’esperienza di grande arricchimento per i suoi partecipanti.
“La partnership annualmente consentirà a due tesisti dell’Accademia di osteopatia di Saronno di realizzare un progetto di ricerca e di accedere alle attività del Centro. Inoltre, è stata data la possibilità a professionisti (frequentatori volontari) e ai tirocinanti AIMO di approcciare da vicino la realtà del bambino oncologico, e di collaborare con altre figure sanitarie coinvolte nel processo di cura del paziente”. La collaborazione, coinvolgerà naturalmente anche il Dipartimento Ricerche AIMO, come conferma Maggiani: “Sono previste nuove pubblicazioni scientifiche relative alla tematica delle dinamiche tra osteopati e altri professionisti sanitari e no, che operano in oncologia pediatrica”.
[1] Autori dell’articolo: Monica Barbieri, William Zardo, Chiara Frittoli, Clara Rivolta, Valeria Valdata, Federico Bouquin, Greta Passignani , Alberto Maggiani, Momcilo Jankovic, Andrea Cossio, Andrea Biondi, Adriana Balduzzi e Francesca Lanfranconi.