AIMO S.r.l. Accademia Italiana Medicina Osteopatica / Piazzale Santuario 7, Saronno (VA) - Tel. 0296705292

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AIMO: una scelta di qualità!

Si è concluso positivamente nel mese di maggio la procedura di certificazione con i commissari esterni dell’Austria Standards che hanno validato la qualità formativa dell’Accademia Italiana di Medicina Osteopatica riconoscendo la piena soddisfazione dei requisiti per la formazione accademica richiesti dalla Norma Europea UNI EN 16686: 2015.

La European Standard on Osteopathic Healthcare Provision – più brevemente EN 16686 – è stata elaborata tra il 2012 e il 2015 dalla Federazione Europea degli Osteopati (European Federation of Osteopaths EFO), dal FORE (Forum for Osteopathic Regulation in Europe) e dal CEN (European Committee for Standardisation). Pubblicato ufficialmente nel 2016, il documento detta criteri normativi relativamente alla formazione e alla pratica osteopatica aventi standards di qualità elevata.

In particolare, l’articolo 6 “Educational and Training” della norma è stato l’oggetto della certificazione UNI EN 16686: 2015 ottenuta da AIMO, che garantisce l’alto standard formativo in ambito osteopatico dell’Accademia, che diploma professionisti preparati, competenti e atti ad una pratica osteopatica svolta in sicurezza a tutela della salute dei propri assistiti.

Ma questa non è la sola certificazione di qualità ottenuta da AIMO. Ne parliamo con Sara Marson, Responsabile Qualità dell’Accademia che ha lavorato su questi procedimenti di certificazione.

Quali sono le certificazioni di qualità riconosciute ad AIMO?

La nostra Accademia ha tre certificazioni di qualità, conseguite dal 2014 ad oggi. Sono:

-UNI EN ISO 9001: 2015, che norma i processi aziendali a livello organizzativo orientandoli al miglior raggiungimento dei risultati perseguiti. Questa certificazione, già rilasciata ad AIMO nel 2014 è stata rinnovata e riaggiornata alla luce degli ultimi adeguamenti della norma (la precedente revisione risale al 2008). In particolare, le novità normative hanno riguardato aspetti quali il lavoro in team, la responsabilità rispetto ai differenti ambiti e settori di lavoro, il know-how e i sistemi di trasferimento di competenze interne all’azienda.

-UNI EN ISO 29990: 2011 è invece una norma specifica per i soggetti fornitori di servizi per l’apprendimento nell’istruzione e nella formazione non formale. In poche parole, gli istituti di formazione in Italia possono adeguarsi a questa norma a verifica dei processi che garantiscono il diritto di apprendimento dello studente e i doveri dell’Istituto nei suoi confronti. Si tratta della prima norma specifica per questo settore, adottata dall’UNI come norma nazionale nel maggio 2011.

-Infine l’UNI EN 16686: 2015: norma ancora più recente e specifica per la formazione e la pratica in ambito osteopatico.

La scelta di percorso nel conseguimento di queste tre certificazioni si racconta un po’ da sola: si è cercato inizialmente di progettare i processi aziendali della nostra Accademia rispondenti a criteri sottoposti ad un sistema qualità, con lo scopo da una parte di migliorare l’organizzazione interna, dall’altra di essere controllati da ente esterno sulla conduzione aziendale. In secondo luogo abbiamo voluto garantire il percorso formativo dello studente, completando il quadro con certificazioni di qualità sempre più specifiche nell’ambito del servizio di formazione osteopatica da noi erogato.

Un processo lungo, immagino: quali lavori ha comportato per l’Accademia?

Si è trattato di un processo lungo ma profondamente innestato in quello di strutturazione della stessa Accademia. Per intenderci, AIMO è stata da subito pensata come rispondente a certi criteri di qualità aziendale e formativa. I fondatori si sono ispirati ai più riusciti e qualificati modelli europei, in particolare anglosassoni; inoltre la nostra Accademia ha da sempre aderito alle linee guida dettate dall’OMS per la formazione osteopatica.

La prima certificazione – l’ ISO 9001 – è stata così una sorta di cartina di tornasole, a prova della bontà del lavoro sino ad allora svolto. Anche con la certificazione ISO 29990 abbiamo potuto valutare in modo oggettivo la qualità dei percorsi formativi proposti, ricevendone utili indicazioni per ulteriori miglioramenti. In tal senso, premiante è stata l’ultima certificazione conseguita, la CEN: durante il processo di revisione per preparare la documentazione da presentare ai commissari esterni abbiamo avuto conferma della qualità della nostra proposta, ma la certificazione, anche in questo caso, ci ha permesso ulteriori riflessioni per implementare i nostri processi. Lusinghiero il commento dei commissari esterni, al termine dei due giorni di verifica: “è sbalorditivo come abbiate potuto fare tutto questo in 5 anni di attività, complimenti!”

Si è trattato di un percorso lungo anche perché, come Accademia, la nostra è una realtà molto articolata e quindi la revisione di ogni suo aspetto sottoposto a validazione ha richiesto adeguata attenzione e tempo. Al di là delle certificazioni ottenute, il procedimento è stato estremamente utile e ci ha dato molte conferme, ma anche altrettanti stimoli per tendere sempre al meglio, al fine ultimo di garantire ai nostri studenti la migliore offerta formativa possibile. Inoltre, il controllo della qualità dei processi formativi e aziendali da parte di istituzioni esterne è garanzia di non autoreferenzialità della nostra scuola, aspetto tutt’altro che secondario.

Quante scuole di osteopatia, in Italia, hanno conseguito queste certificazioni?

In Lombardia la nostra è l’unica scuola di osteopatia che possiede tutte e tre queste certificazioni, e anche sul territorio nazionale siamo davvero in pochissimi.

Queste certificazioni hanno un valore non solo sul territorio italiano, ma anche in Europa. Cosa significa per AIMO e quali ulteriori sviluppi potrebbe avere?

La nostra Accademia ha sempre avuto una posizione di dialogo e confronto con le altre realtà europee. Abbiamo rapporti di scambio e collaborazione accademica con importanti scuole di osteopatia in Francia e in Gran Bretagna, e la certificazione UNI EN 16686: 2015 consentirebbe ulteriori passi in questa direzione. Potremo inserirci, ad esempio, nell’OsEAN, rete di scuole europee che ha come obiettivi da una parte la relazione internazionale, permettendo il dialogo tra scuole e scambi tra studenti e docenti, dall’altra la volontà di elevare gli standard accademici delle scuole partner organizzando congressi internazionali volti alla ricerca e corsi di aggiornamento per osteopati e docenti.

Sicuramente, l’ottenimento di queste certificazioni consente alla nostra Accademia di potersi inserire, senza tema di smentita, nell’elenco dei migliori istituti formativi, e penso in particolare a quelli inglesi che ad oggi detengono gli standard più alti in Europa; criteri a cui hanno guardato proprio i redattori del documento CEN.

ARTICOLI SUGGERITI

Manca ormai poco più di un mese all’atteso 9° OsEAN Open Forum for Osteopathic Education Conference, l’imperdibile appuntamento che riunirà i professionisti e gli esperti del mondo osteopatico. Quest’anno, i riflettori saranno puntati sui “Modelli Osteopatici: tra tradizione e pratica basata sull’evidenza”, un tema che promette di infiammare le menti e di stimolare il dibattito su nuove e avvincenti prospettive.

L’evento, organizzato dall’Osteopathic Education and Advancement Network OsEAN, sarà ospitato dall’Accademia Italiana di Medicina Osteopatica AIMO, a Saronno, il  7 e 8 novembre prossimi, e gode dei patrocini della Provincia di Varese, del Comune di Saronno, del Registro degli Osteopati d’Italia (ROI) e dell’Associazione Italiana delle Scuole di Osteopatia (AISO), oltre al supporto della media partnership di Tuttosteopatia.it.

17 Illustri voci dal panorama osteopatico internazionale

I protagonisti di questa nuova edizione dell’OFOE saranno 17 tra i maggiori esponenti del settore: studiosi e ricercatori che, accogliendo la “Call for Paper” lanciata da Steve Vogel con un editoriale pubblicato nel 2021 dall’IJOM, si confronteranno sui modelli osteopatici, teorici e clinici, finora adottati in osteopatia. Tra loro, ricordiamo la figura di Gary Fryer, che presenterà un modello innovativo che integra i principi osteopatici con le ultime scoperte sui meccanismi del dolore e sui fattori psicosociali.

Il celebre Paul Vaucher condurrà un confronto avvincente sull’evoluzione dei modelli osteopatici in relazione a quelli adottati da altre professioni sanitarie, fornendo così una prospettiva più ampia su come la nostra disciplina possa crescere e innovarsi.

Poi ci sarà Jerry Draper-Rodi, che ci immergerà nell’Osteopathic Models Research Project, una preziosa esplorazione della ricerca attuale volta a riesaminare le fondamenta teoriche dell’osteopatia. I partecipanti potranno così comprendere meglio come la professione stia evolvendo sul piano accademico.

Andrée Aubin, dal Canada, guiderà una sessione sul tema cruciale “Un singolo modello per l’osteopatia o diversi?“, stimolando una riflessione profonda su quale approccio sia più adatto per rappresentare la pratica osteopatica nel suo insieme.

Giacomo Consorti, dall’Italia, offrirà un’immersione profonda nelle sfide e nelle soluzioni innovative per modernizzare l’istruzione osteopatica rimanendo fedeli ai suoi principi fondamentali.

E per non perdere il filo della tradizione, sarà interessante ascoltare Jason Haxton, direttore del Museum of Osteopathic Medicine, il quale esplorerà le radici storiche dell’osteopatia e il modo in cui la filosofia visionaria di A.T. Still continua ad ispirare le pratiche odierne. Gli farà eco Nicholas Handoll, co-fondatore del Sutherland Cranial College of Osteopathy, che con la sua relazione rivisiterà la filosofia fondamentale di Andrew Taylor Still e la sua rilevanza nella pratica osteopatica moderna, sottolineando l’impatto duraturo della visione del padre fondatore della disciplina sulla odierna istruzione osteopatica e sulla cura dei pazienti.

Un Open Forum da non perdere e sempre più inclusivo

Insomma, il 9° OsEAN Open Forum si preannuncia come un’occasione imperdibile per immergersi nei dibattiti più all’avanguardia del settore, confrontarsi con le menti più brillanti e contribuire attivamente all’evoluzione della nostra professione.

Un’opportunità unica resa ancora più accessibile grazie alle convenzioni strette con ROI e con AISO: l’evento prevede tariffe agevolate per gli associati ROI e per gli studenti e i docenti delle scuole di osteopatia associate ad AISO, nell’ottica di rendere l’Open Forum ancora più inclusivo.

Non lasciatevi sfuggire questa occasione. Affrettatevi a registrarvi sul sito web ufficiale dell’evento e preparatevi a una due giorni ricca di stimoli, connessioni e idee pioneristiche.

L’osteopatia sta per compiere un importante passo avanti. Unitevi a noi per esserne protagonisti!

CLICCA QUI PER VEDERE IL PROGRAMMA COMPLETO 

 

Con il supporto del media partner

 

Aimo si prende una pausa e si concede una piccola vacanza estiva. L’Accademia resterà chiusa dal 9 al 20 agosto compresi. Le iscrizioni al nuovo anno accademico sono aperte. Per informazioni, contattare l’Ufficio Orientamento (orientamento@aimoedu.it): al rientro verrete ricontattati.

Ricordiamo anche che sabato 7 settembre si terrà un nuovo Open Day Aimo.

A tutti voi auguriamo una buona estate!

 

L’Accademia Italiana di Medicina Osteopatica augura a voi e ai vostri cari una buona Pasqua!

La segreteria e gli uffici di AIMO resteranno chiusi da venerdì 29 marzo a lunedì 1 aprile compresi; invece, le lezioni riprendranno mercoledì 3 aprile.

University College of Osteopathy (UCO) l’università inglese che dal 2017 valida i percorsi di studio di AIMO e AECC University College, istituzione altrettanto rinomata nell’erogazione di corsi di studio nell’ambito della salute, progettano una fusione.

Le due realtà formative daranno vita ad un unico sistema formativo interdisciplinare per la formazione, la pratica clinica e la ricerca in osteopatia, in chiropratica e in altri ambiti affini all’area della salute.

Il processo di fusione non interferisce con i percorsi di studio svolti in AIMO e validati dall’Università inglese (con regolare erogazione di crediti universitari ECTS), né tantomeno con il titolo universitario estero conseguito.

Chiarimenti a tal proposito vengono forniti sul sito di University College of Osteopathy (qui)  e  nelle parole dei portavoce di UCO che agli studenti dell’Accademia hanno inviato una comunicazione che riportiamo qui a seguire per intero:

Message from the University College of Osteopathy

“[…  ] The UCO is currently in discussions with another specialist provider, AECC University College (AECC UC), about a potential merger between the two institutions. The proposed merger would unlock significant opportunities for growth and development for both institutions and create unique inter-disciplinary environment for education, clinical practice and research in osteopathy, chiropractic, and across a wide range of allied health and related disciplines.

“As a student of AIMO these discussions will have no impact on the delivery of your course which will continue to be taught by AIMO staff in their current format and location. Your qualification will also remain unaffected. However, there is some possibility that the validating institution may change to that of the newly merged entity and that your degree certificate may be awarded by this new institution rather than the UCO. We will be looking at this in more detail as discussions with AECC UC progress and are in regular contact with the AIMO leadership team to keep them informed of developments. We will work with AIMO to provide you with updates as appropriate”.

Come riferiscono anche da University College of Osteopathy, questo nuovo processo non mette a rischio né la qualità della formazione erogata in AIMO né i titoli accademici e i relativi crediti universitari conseguiti dagli studenti, rappresentando, invece, una nuova opportunità di crescita e di sviluppo.

La Direzione Accademica è in contato con le due istituzioni britanniche e lavora al fine di garantire la massima trasparenza, nonché la tutela e il supporto a tutti gli studenti AIMO e alle loro famiglie.

 

Per eventuali chiarimenti o per un colloquio personalizzato, contatta l’ufficio Orientamento di AIMO (orientamento@aimoedu.it).