AIMO S.r.l. Accademia Italiana Medicina Osteopatica / Piazzale Santuario 7, Saronno (VA) - Tel. 0296705292

Cerca
Close this search box.

LE MATERIE

Diagnosi differenziale integrata (D.D.I.)

Il corso è il secondo di tre stadi coordinati riguardanti lo studio della diagnosi differenziale integrata. Al 4° anno di corso viene dato rilievo allo studio della regione del bacino ed ai dolori degli arti inferiori: presentazioni cliniche, possibili cause, meccanismi patogenetici, test e tecniche diagnostiche complementari indicate per la diagnosi. Verrà affrontato il dolore toracico di origine muscolo scheletrica (anche in ambito pediatrico) e non-muscolo scheletrica. Il dolore addominale, innervazione viscerale e dolore riferito. Ad ogni lezione viene presentato un caso clinico. 

OBIETTIVI 

  • Guidare lo studente attraverso lo studio comparato delle disfunzioni dolorose legate ai segmenti corporei specifici nella prospettiva delle malattie principali 

  • Sostenere lo studente nella comprensione delle formulazioni di diagnosi differenziale in condizioni dolorose e nella comprensione dei meccanismi coinvolti 

  • Aiutare lo studente ad integrare le conoscenze spiegate nel corso con lo studio dell’osteopatia

ARGOMENTI TRATTATI

Precisazioni sui fattori aggravanti e allevianti il dolore. Chiarimento sulla storia del dolore in relazione alla età, sesso, professione, storia medica e trattamenti precedenti. Dolore agli arti inferiori. Regione dell’anca (coscia, gluteo, inguine). Dolore al ginocchio. Gambe e piedi. Innervazione nocicettiva viscerale dell’addome e del torace. Concetto di dolore riferito. Principali cause di dolore toracico posteriore e laterale. Principali cause di dolore della parete anteriore del torace e della mammella. Il dolore generale nell’addome e nei diversi quadranti. Diagnosi differenziale muscolo scheletrica in ambito pediatrico.

OSTEOPATHIC MODELS
between tradition and evidence-based practice

7th – 8th NOVEMBER 2024 | SARONNO | ITALY
9th Open Forum for Osteopathic Education conference

Accendiamo il dibattito